lunedì 26 aprile 2010

ASTRATTISMO

Prima mostra del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro) nel dicembre 1911 a Monaco. Progetto di Kandinskij e Marc della pubblicazione dell’almanacco Der Blaue Reiter, pubblicato nel 1912, con saggi e illustrazioni di esempi di nuova arte: Picasso, Matisse, Gauguin, Van Gogh, ma anche riferimenti all’arte gotica e popolare, all’arte antica primitiva ed esotica e disegni di bambini. Modelli che avevano in comune un’idea di arte non imitativa della natura, ma espressiva dell’interiorità umana. Il Cavaliere azzurro è aperto a tutti gli stimoli delle Avanguardie, in particolare ai fauves e ai cubisti orfici (Delaunay), visto l’evidente interesse per l’espressività del colore. Molto importante è il riferimento alla musica, in particolare a Arnold Schönberg, grande musicista, poi inventore della dodecafonia, incontrato da Kandinskij un anno prima e entusiasta delle sue nuove teorie musicali svincolate dalla tradizionale armonia e da qualsiasi riferimento letterario. Alle esposizioni sono presenti, oltre a Kandinskij e Marc, gli espressionisti della Brücke, Paul Klee, formatosi nel clima Jugendstil di Monaco, molti fauves e cubisti francesi, esponenti dell’Avanguardia russa come Michel Larionov, Natalja Gončarova, Kasimir Malevic (i primi a interessarsi, prima della guerra, all’astrattismo), ma anche alcuni dipinti dello stesso Schönberg. Il nome del gruppo sottolinea lo spiritualismo di fondo, implicito nel significato attribuito al colore blu, e la componente romantica incarnata dalla figura del cavaliere che identifica la missione salvifica dell’artista. Nascita Astrattismo Comunemente attribuita a Kandinskij, con dipinti del 1911 nei quali linee e colori sono combinati senza alcun riferimento alla realtà con lo scopo di provocare risonanze emotive interiori, come fa la musica, in una assoluta libertà espressiva.
Vasilij Kandinskij (Mosca 1866 – Neuilly-sur-Seine 1944) Primi studi economico-giuridici a Mosca, con interessi antropologici e sociali. Dal 1896 decide di dedicarsi alla pittura e si stabilisce a Monaco dove viene influenzato dallo Jugendstil e nel 1900 è ammesso alla scuola di Franz von Stuck all’Accademia di Belle Arti dove incontra Klee. Si lega alla pittrice Gabriele Münter con la quale viaggia in Europa e all’inizio del 1905 va a Tunisi. Tra il 1905 e il 1906 trascorre un anno a Parigi. Nel 1907 vive a Berlino dove si avvicina alla teosofia di Rudolf Steiner che lo influenza profondamente. Nel 1908 è tra Monaco e il villaggio di Murnau, fonda la Nuova Associazione degli Artisti di Monaco e comincia a lavorare per il teatro. Nel 1909 termina il libro Lo spirituale nell’arte, pubblicato fine 1911, e in questo periodo la sua pittura inizia a discostarsi dalla mimesi della realtà per arrivare all’astrazione (serie delle Improvvisazioni 1909-1911).
Presupposti nascita Astrattismo in Kandinskij Einfülung (empatia). Nel 1908 era stato pubblicato a Monaco il saggio di Worringer Astrazione e Empatia, apprezzato da Marc che lo consigliò a Kandinskij. Nel saggio vengono individuati due fondamentali impulsi artistici, empatia e astrazione, corrispondenti a due diversi atteggiamenti nei confronti del mondo esterno: il primo di armonia e fiducia, il secondo di contrasto e sfiducia. Ma l’astrazione di Kandinskij è un atteggiamento più complesso e, in un primo momento privo di geometrizzazioni, non corrisponde alla visione di Worringer. Egli propone una ricreazione empatica di forme e colori svincolati da qualsiasi imitazione della natura, che suscitano emozioni. Dunque per Kandinskij la produzione astratta presuppone un processo empatico di risonanza, un “sentire con” le forme e i colori.
Da Wagner a Schönberg. L’interesse di Kandinskij per la musica nasce probabilmente sotto l’influenza della cultura francese che in quegli anni vedeva in Wagner il suo punto di riferimento in quanto teorico dell’opera d’arte totale: una realizzazione artistica che prevedeva la fusione di tutte le arti, musica, arti figurative, danza, teatro. Più tardi prenderà le distanze dal wagnerismo ritenendo che esso proponeva non una sintesi ma una giustapposizione delle varie arti e si avvicinerà all’opera di Schönberg, primo grande innovatore della musica contemporanea, inventore della dodecafonia.
Teosofia. Un altro interesse presente sia nell’elaborazione teorica che in quella artistica di Kandinskij è quello per la teosofia. Legge testi teosofici, dai quali deriva tra l’altro tematiche musicali (vedi riferimenti a “vibrazioni dello spirito”). Dalla teosofia deriva certamente la sua idea di evoluzione dell’umanità verso la conquista dello Spirito, verso l’equilibrio tra elemento materiale e elemento spirituale attraverso il quale l’uomo può arrivare alla conoscenza assoluta. E un riferimento teosofico può essere visto anche nella sua condanna del materialismo contemporaneo. Tra il 1907 e il 1908 Kandinskij vive a Berlinio dove si avvicina alla filosofia di Rudolf Steiner, vicina alla teosofia. La cosmogonia teosofica prevede uno sviluppo del mondo tramite stadi intermedi tra materia e spirito; l’uomo, composto di corpo, spirito e anima, cresce anche esso attraverso vari stadi: materia, corpo, corpo etereo, corpo astrale, ragione, anima e infine spirito. Le figure di riferimento della teosofia sono i grandi saggi dell’antichità: Krishna, Buddha, Zoroastro, Ermete, Mosé, Gesù. La Verità è raggiungibile solo dai sapienti e il suo raggiungimento prevede un percorso di iniziazione. L’influenza della teosofia fu vasta tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Schuré, grande teorico di riferimento del tempo, pubblica nel 1889 il testo I grandi iniziati, che avrà larga diffusione (ripubblicato nel 1926). Il testo di Annie Besant e Charles Leadbeater , Forme-Pensiero verrà pubblicato in tedesco nel 1905 e in esso sono riprodotti schemi di visualizzazione in forme astratte della musica, divulgando l’idea della doppia capacità di vedere e sentire stati d’animo come relazioni cosmiche. L’argomento viene raramente affrontato dagli storici dell’arte, ma è indubbiamente molto importante per la nascita dell’Astrattismo.